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Rinforzo strutturale antisismico: l’essenziale da sapere.

rinforzo strutturale antisismico

Il rinforzo strutturale antisismico è un intervento finalizzato a migliorare la capacità di resistenza di un edificio a un evento sismico.

Tale intervento può essere effettuato su edifici nuovi o esistenti, e può riguardare sia la struttura portante che gli elementi non strutturali.

Gli obiettivi del rinforzo antisismico sono i seguenti:

 

Gli obiettivi del rinforzo antisismico sono molteplici e mirano a garantire una maggiore resistenza e sicurezza strutturale durante eventi sismici.

In primo luogo, si cerca di ridurre le forze agenti sull’edificio in caso di terremoto.

Parallelamente, si punta a migliorare la capacità dell’edificio di dissipare l’energia generata dal sisma.

Un ulteriore obiettivo consiste nell’aumentare la duttilità dell’edificio, consentendogli di deformarsi senza rischio di collasso.

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Le tecniche

Per raggiungere tali obiettivi, sono impiegate diverse tecniche e materiali di rinforzo antisismico, selezionati in base alle caratteristiche specifiche dell’edificio e alle previsioni del tipo di terremoto che potrebbe interessare l’area.

Valutare caso per caso.

Risulta cruciale sottolineare che il rinforzo strutturale antisismico non può prescindere da un’attenta valutazione delle specificità di ciascun caso.

Pertanto, è imperativo che tali interventi siano condotti da professionisti competenti, in grado di selezionare con saggezza la tecnica e i materiali più idonei per garantire la massima efficacia e sicurezza.

In conclusione, il rinforzo antisismico emerge come un passo fondamentale per assicurare la stabilità degli edifici e la protezione delle persone al loro interno.

Come rendere antisismico un edificio?

Alcuni interventi comuni includono il confinamento delle murature, mediante l’applicazione di elementi in acciaio o fibra di carbonio per migliorare la resistenza a taglio, l’inserimento di tiranti per collegare elementi strutturali diversi, e l’impiego di connettori per legare tra loro elementi non strutturali, come solai e strutture portanti.

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Quando scatta l’obbligo di adeguamento antisismico?

 

In Italia, l’obbligo di adeguamento antisismico scatta in caso di:

Trasformazione rilevante o sostanziale dell’edificio, ovvero qualsiasi intervento che modifichi la struttura portante o la destinazione d’uso dell’edificio.

Evidenza di riduzione della capacità caratteristica meccanica dell’edificio, ovvero quando si riscontrano danni strutturali o difetti di progettazione che riducono la capacità dell’edificio di resistere a un terremoto.

Grave errore di progettazione, ovvero quando si riscontrano errori di progettazione che compromettono la sicurezza dell’edificio.

In tutti questi casi, l’obbligo di adeguamento antisismico è previsto dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 14 gennaio 2008 – NTC08, che definisce i provvedimenti relativi alla progettazione, costruzione ed esercizio delle costruzioni.

L’adeguamento antisismico deve essere eseguito da un professionista abilitato, e deve essere finalizzato a garantire che l’edificio sia in grado di resistere a un terremoto di intensità pari o superiore a quella prevista per la zona in cui si trova.

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Quanto costa l’adeguamento antisimico?

 

Il costo dell’adeguamento antisismico varia in funzione di diversi fattori, tra cui:

 

Le caratteristiche dell’edificio, ovvero la tipologia strutturale, la dimensione e lo stato di conservazione.

Il tipo di intervento, ovvero la tecnica e i materiali utilizzati.

La zona sismica, ovvero il livello di pericolosità sismica della zona in cui si trova l’edificio.

In generale, il costo dell’adeguamento antisismico può variare da 100 a 300 euro al metro quadro. Ad esempio, un intervento di confinamento delle murature di un edificio di 100 metri quadrati può costare da 15.000 a 30.000 euro.

Simulatore di costo

Bonus.

Esistono alcune forme di agevolazione per sostenere i costi dell’adeguamento antisismico. Ad esempio, è possibile accedere al Sismabonus, una detrazione fiscale del 50% o del 75% per le spese sostenute per gli interventi di miglioramento o adeguamento antisismico.

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