Messa in sicurezza: cos’è e perché è importante.
Cosa si intende per messa in sicurezza?
La messa in sicurezza di un edificio è un processo che mira a ridurre o eliminare i rischi di infortunio, danni o distruzione dell’edificio. Ma quando e come si deve procedere in caso di rischio? Vediamo in questa breve guida.
Legenda:
- Introduzione.
- Quando si deve ricorrere alla messa in sicurezza?
- Cosa dice la legge?
- Quali sono i lavori da fare?
- Quando un edificio è pericolante?
- Quanto costa la messa in sicurezza?
- A chi affidare i lavori?
Purtroppo, l’Italia è una realtà edilizia piuttosto fragile, molti edifici presentano carenze strutturali e mostrano evidenti segnali di fragilità.
Le motivazioni sono molteplici ed articolate, non è lo scopo di questo articolo affrontarle. Ci soffermeremo piuttosto su quelle che sono le strade più efficaci ed economiche per porvi tempestivo rimedio.
Quando si deve ricorrere alla messa in sicurezza?
Può essere necessario in vari casi, ad esempio quando l’edificio:
- è in cattive condizioni strutturali, ad esempio a causa di degrado, usura o danni causati da eventi naturali.
- presenta carenze di sicurezza, come mancanza di sistemi di sicurezza antincendio, antifurto o di accesso.
- è utilizzato per scopi specifici che richiedono un livello di sicurezza elevato, ad esempio scuole, ospedali o edifici pubblici.
Quali sono i lavori di messa in sicurezza?
I lavori di messa in sicurezza di un edificio possono includere una serie di interventi, tra cui riparazioni strutturali, come la sostituzione di elementi strutturali danneggiati o la rinforzo di elementi deboli.
L’entità dei lavori di messa in sicurezza necessari dipenderà dalle condizioni specifiche dell’edificio e dai rischi identificati.
In alcuni casi, gli interventi possono essere limitati a piccole riparazioni o modifiche, mentre in altri casi possono essere necessari interventi più radicali, che possono anche comportare la chiusura dell’edificio per un periodo di tempo.
Facciamo due conti!
Per darti un’idea più specifica abbiamo sviluppato un pratico calcolatore.
Proviamo a stimare, in base alle necessità specifiche di consolidamento, un ipotetico impatto di spesa.
Fondamenta (consolidamento): in basso troverai i dettagli sui range di costo.
Solai (consolidamento): in basso troverai i dettagli sui range di costo.
Muratura (consolidamento): in basso troverai i dettagli sui range di costo.
Pilastri (incamiciatura): in basso troverai i dettagli sui range di costo
Installazione Connettori: in basso troverai i dettagli sui range di costo.
Installazione Dissipatori: in basso troverai i dettagli sui range di costo.
Rifacimento intonaco: in basso troverai i dettagli sui range di costo.
Frontalini e rifacimenti sottobalcone: in basso troverai i dettagli sui range di costo.
Quali sono gli interventi di messa in sicurezza?
Partiamo dalle fondamenta.
Esistono diversi metodi per rafforzare le fondamenta di un edificio, tra i più comuni:
Rinforzo con micropali:
I micropali sono elementi strutturali in acciaio o cemento armato che vengono inseriti nel terreno sotto le fondamenta. Questi elementi trasferiscono il carico dell’edificio su strati di terreno più profondi e resistenti.
Rinforzo con tiranti:
I tiranti sono elementi strutturali in acciaio che vengono inseriti nel terreno e fissati alle fondamenta. Questi elementi aiutano a stabilizzare le fondamenta e a prevenire il loro cedimento.
Iniezioni di resina:
Le iniezioni di resina sono un metodo che consiste nell’iniettare resina cementizia nel terreno sotto le fondamenta. Questa resina aumenta la resistenza del terreno e migliora la capacità di carico delle fondamenta.
Per quanto riguarda i solai.
Metodi più comuni per rinforzare i solai sono:
Getto di una nuova soletta: questa soluzione consiste nel gettare una nuova soletta in calcestruzzo armato sopra il solaio esistente.
Integrazione di elementi strutturali: questa soluzione consiste nell’integrare elementi strutturali al solaio esistente, come travetti, pilastri o tiranti.
Applicazione di sistemi compositi: questa soluzione consiste nell’applicare al solaio esistente sistemi compositi in fibra di carbonio o vetro.
Per la muratura.
Integrazione di elementi strutturali:
questa soluzione consiste nell’integrare elementi strutturali alla muratura esistente, come pilastri, travetti o tiranti.
Applicazione di sistemi compositi:
questa soluzione consiste nell’applicare alla muratura esistente sistemi compositi in fibra di carbonio o vetro.
Per i pilastri.
Confinamento in FRP:
questa tecnica consiste nel avvolgere il pilastro con fasce in fibra di carbonio o vetro, che migliorano la resistenza a compressione del pilastro.
Integrazione di elementi strutturali:
soluzione che consiste nell’integrare elementi strutturali al pilastro esistente, come fasce in acciaio o tiranti. Questi elementi aumentano la resistenza a compressione, flessione e taglio del pilastro.
Getto di una nuova sezione del pilastro:
Questa soluzione consiste nel demolire una sezione del pilastro e nel gettare una nuova sezione in calcestruzzo armato più resistente. Questa soluzione è particolarmente utile quando la sezione del pilastro è insufficiente per sostenere i carichi attuali.
Per l’intonaco.
Esistono diversi metodi per rinforzare l’intonaco, tra i più comuni:
Intonaco armato:
Questa tecnica consiste nell’incorporare una rete metallica o in fibra di vetro nell’intonaco. La rete aumenta la resistenza e l’aderenza dell’intonaco.
Intonaco in malta cementizia:
Questa tecnica consiste nell’utilizzare una malta cementizia più resistente per la realizzazione dell’intonaco. La malta cementizia aumenta la resistenza e la durabilità dell’intonaco.
Intonaco con additivi:
Questa tecnica consiste nell’aggiungere additivi alla malta per l’intonaco. Gli additivi possono migliorare la resistenza, l’aderenza e la durabilità dell’intonaco.
Per i frontalini sottobalcone:
Esistono diversi metodi per rinforzare i frontalini sottobalcone, tra i più comuni:
Integrazione di elementi strutturali:
Questa soluzione consiste nell’integrare elementi strutturali ai frontalini esistenti, come travetti, pilastri o tiranti. Questi elementi aumentano la capacità portante e la rigidezza dei frontalini.
Applicazione di sistemi compositi:
Questa soluzione consiste nell’applicare ai frontalini esistenti sistemi compositi in fibra di carbonio o vetro. Questi sistemi aumentano la resistenza e la rigidezza dei frontalini.
Quando un edificio è pericolante e occorre la messa in sicurezza?
Un edificio è considerato pericolante quando presenta un rischio imminente di crollo. Ciò può essere dovuto a una serie di fattori, tra cui:
Degrado strutturale.
La presenza di crepe, lesioni o altri danni strutturali può indicare un rischio di crollo.
Usura.
L’uso e l’usura nel tempo possono causare danni agli elementi strutturali dell’edificio.
Danni causati da eventi naturali.
Eventi naturali come terremoti, alluvioni o incendi possono danneggiare l’edificio e renderlo pericolante.
Se un edificio è considerato pericolante, il proprietario è obbligato a eseguire i lavori di messa in sicurezza entro un termine stabilito dall’autorità comunale.
In caso di mancata ottemperanza, l’autorità comunale può intervenire in via d’urgenza, anche con la forza pubblica. Inoltre, il proprietario può essere soggetto a sanzioni amministrative o penali.
Cosa dice la legge sulla messa in sicurezza?
In Italia, l’obbligo di messa in sicurezza di un palazzo è stabilito dal Codice Civile, all’articolo 820. Il testo dell’articolo recita:
“Il proprietario di un edificio o di altro immobile è tenuto a mantenerlo in stato da non recare pregiudizio al decoro architettonico dell’area e a non compromettere la stabilità, la sicurezza e la salubrità dello stesso e di quelli vicini.”
L’obbligo di messa in sicurezza.
In pratica, questo significa che il proprietario di un palazzo è obbligato a eseguire tutti i lavori di manutenzione e riparazione necessari a garantire la sicurezza dell’edificio e delle persone che lo occupano.
L’obbligo di messa in sicurezza è particolarmente stringente quando l’edificio è pericolante, ossia quando presenta un rischio imminente di crollo. In questo caso, il proprietario è obbligato a eseguire i lavori di messa in sicurezza entro un termine stabilito dall’autorità comunale.
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